Viaggio Danimarca e Svezia

Nel 2017 ho vinto un viaggio da fare in Europa e come meta ho scelto di visitare la Danimarca e la Svezia. Eccovi il resoconto del viaggio e suggerimenti di cosa vedere e fare per risparmiare 🙂

Prima cosa importante, ok, noi italiani a via di gesta ci facciamo capire e capiamo, ma vi suggerisco fortemente se volete andare come minimo imparate l’inglese o il danese o svedese, io per fortuna ho iniziato pochi mesi fa un corso di Danese e Svedese, non è stato molto perché ho studiato sole poche ore in poche settimane, ma, saper dire e farsi capire almeno dove andare e dove mangiare è stato di aiuto anche se per fortuna c’era mia figlia che lei ne sa moooolto più di me e il più delle volte facevo parlare lei, ma ssshhh il più delle volte fatto perché voglio che impari a viaggiare impari a chiedere e a chi chiedere soprattutto aiuto quando serve, perché il viaggio apre la mente. Deve abituarsi a cavarsela da sola, ma ssshh segreto di mamme 😉

Cominciamo il viaggio 😀

Siamo partiti il 15 giugno da Catania per Milano, arrivati a Milano avevamo meno di 1 ora per prendere le valige e passare al terminal 2 per Copenaghen. Siamo riusciti anche ad abbracciare anche se per soli pochi minuti un amica conosciuta anni prima che è riuscita a ritagliarsi del tempo per raggiungerci in aeroporto a salutarci, un abbraccio veloce perché dovevamo ancora fare la fila per i controlli per l’altro volo. Ma è stato stupendo, che dire, un emozione enorme vederla li ad aspettarci, avevamo i sorrisi che ci arrivavano alle orecchie, peccato aver avuto pochissimi minuti, ma le persone speciali si riconoscono anche da quello, disposti a farsi km anche se solo per pochi minuti, ma era li ad aspettarci, bellissimo incontro, tantissimi sorrisi e abbracci 😀
Già questo vale il viaggio 😀
Foto ne abbiamo fatte ma per privacy non la metto, non tutti vogliamo che le nostre foto siano online e lo rispetto, a me è bastato il suo sorriso a farmi felice 😀 Purtroppo dobbiamo lasciare Monica e suo marito e dobbiamo fare il serpentone perché già era tardi. Saliamo sull’aereo e partiamo.

Prima avventura

Arriviamo anche con 20 minuti di anticipo a Copenaghen 😀
La nostra prima avventura è stato capire dove andare a ritirare le valige, e ragazzi non vi dico che giro lungo per arrivare dove c’è la consegna del bagaglio. Prendiamo le valige e dall’aeroporto di Copenaghen stesso, vi sono le biglietterie per i treni, così prendiamo 2 biglietti del treno per andare in Svezia a Malmö passando sul famoso ponte Ponte di Øresund, nemmeno 20 minuti e siamo a Malmo. Usciamo dalla stazione e ci avviamo per trovare la strada per l’Hotel che quando ho prenotato essere diritta con la stazione per cui valige in mano e ci avviamo, 20 minuti a piedi per andare in Hotel, e voi direte? Perché non avete preso il bus? Perché tanto le valige erano leggere e abbiamo visto già dalla prima passeggiata parte della città.
Dopo questa questa passeggiata con le valige arriviamo in Hotel. Abbiamo scelto lo Scandic Triangeln che si trova proprio al centro città, dire stupendo e dire poco, prenotato per 2 notti colazione compresa. Ci hanno assegnato la stanza al 12simo piano. Dopo 3 giri in ascensore panoramico in vetro raggiungiamo la stanza. Molto bella, bagno grande, stanza enorme, scrivania enorme con poggia-valige, due poltrone morbidissime e comode con lampada e tavolinetto, due letti enormi tutto pulito, ma quello che ho apprezzato di più sono state le 2 finestre grandi con panorama sulla piazza di fronte all’hotel e la vista della città fino al mare che si vedeva in fondo.
Non disfiamo nemmeno le valige che lasciamo la stanza alla ricerca di dove cenare. Manco a dirlo vicino proprio dietro all’hotel a un centinaio di metri oltre al grandissimo centro commerciale ci sono McDonald e Burger King, scegliamo quest’ultimo per un pasto veloce perché oramai era tardi è perfetto.

Tornando verso l’Hotel abbiamo anche fatto un giro al Centro commerciale alle spalle dell’Hotel, ma era tardi stavano schiudendo per cui non ci siamo soffermati molto, abbiamo solo dato un occhiata veloce. Arrivati in camera con la pancia piena, disfiamo le valige, doccia e ninna.
Questo era il nostro panorama dalla nostra camera,  erano le 11 di sera 😀

Secondo giorno a Malmo

Il giorno dopo una doccia veloce scendiamo per la colazione che è compressa. Un salone ampio ci accoglie con tavoloni enormi di legno o potevi scegliere la mensola con sgabello di fronte all’enorme finestra che dava sulla piazza di fronte, poltrone e divanetti tutto stile classico e legno scuro. Ragazzi cibo di ogni genere anche una parte dove c’erano due caraffe con la pastella per farsi i waffle, o se volevi, accanto uno scaldavivande con le crepes già pronte, un altro lato della sala con frutta fresca e l’estrattore e spremiagrumi per farsi da soli il succo, una tavolata lunga con salumi di ogni genere, pane, uova sode o alla coque, poi cibi vari, caffè tè e di tutto di più e vi confesso che abbiamo assaggiato un po di tutto quello che ci ispirava ed era tutto buonissimo.
Finita la colazione partiamo per la prima tappa, il giro del parco che nella foto non si vede perché scattata di sera, ma è a sinistra a poche centinaia di metri dall’Hotel.

Consiglio: quando scegliete l’hotel se non avete auto a disposizione, scegliete un Hotel vicino ai posti che potete raggiungere facilmente a piedi, compresi stazioni di treni e mezzi pubblici per potervi così spostare facilmente qualunque sia la vostra meta giornaliera.

Arriviamo al Parco, dire che era meraviglioso è riduttivo, tutto pulito, ben curato, all’interno del parco si trova una parte riservata ad un parco botanico con tantissime varietà di piante con serre da visitare gratuitamente. Nella foto accanto parte del parco botanico e uno dei Fagiani che gironzolavano liberi.

Dentro al parco si trova anche il Casinò, un mulino e poi fiumi e scorci fantastici che sembravano da fiaba tanto erano belli. Ampi spazzi dove vedevi giocare bambini, abbiamo incontrato due signore con almeno una 15ina di bambini tutti con impermeabile, perché ogni tanto piovigginava, e galoche. I più piccoli dentro una specie di carrello spinto dalle signore e i bambini più grandi liberi di giocare nelle pozzanghere senza nessuno che li sgrida perché lo fanno, questa si chiama libertà di gioco ed esperienza. Che meraviglia. Li abbiamo riincontrati in una altra parte del parco dove c’erano i giochi per bambini. Vedere che giocavano senza litigare, senza spintonarsi, aspettando che il “compagnetto” scendesse per salire sul gioco senza ne grida ne capricci ma sorrisi che riempivano l’aria di allegria è stata una scena dolcissima, cosa che in Italia vedere è un utopia. In tutto il parco si respira un aria di serenità e pace da non voler tornare in Hotel.
Ma siamo qui anche per visitare più posti possibili e così usciamo dal parco dalla parte opposta e attraversando la strada dopo varie vie a destra troviamo il Castello convertito a Museo e rettilario, molto bello,

Un po di foto del Parco

Le Vere Cinnamon Rolls Svedesi

Abbiamo continuato la passeggiata fino ad arrivare nel grattacielo strorto il Turning Torso, che io avevo già visto in un documentario sull’ingegneria, la foto però cè l’ho nell’altro pc appena li recupero le aggiungo. Il grattacielo sta proprio vicino al mare e ne abbiamo approfittato per farci una passeggiata. Lungo il mare dove puoi vedere la Danimarca c’è una passerella in legno con gradoni e scalini dove sedersi e ammirare il panorama che costeggia tutta la costa, alla fine della passerella nell’apice della curva, a sinistra vi è un bar molto carino e non potevo non mangiare un Kanelbullar il dolce tipico svedese ehehehe e appurare che la ricetta che ho è proprio uguale, cliccate qui se volete la ricetta  😀
Ha iniziato a piovere e siamo rimasti una 15ina di minuti seduti fuori dal bar riparati dalla tenda, ma smetteva e ripioveva, per cui ci siamo prese di coraggio e ci siamo icamminati sotto la pioggia per tornare in albergo, per tornare in albergo, ci siamo bagnati come dei pulcini e scoperto che il trench che credevo impermeabile in realtà non lo era, ma chi se ne frega, io adoro camminare sotto la pioggerellina.
Ha piovuto tutto il pomeriggio, ma la sera appena ha smesso di piovere siamo usciti per cenare e girando per i vicoli ci siamo imbattuti in un ristorante/pizzeria italiano dove abbiamo conosciuto lo chef/pizzaiolo del ristorante chiamato Ciao 😀 , peccato non averlo scoperto prima. Per il resto poi ha ripiovuto tutto il giorno, per cui la nostra visita a Malmo finisce li, perché l’indomani il 17 abbiamo preso il treno di ritorno e siamo tornati a Copenaghen.

Ritorno a Copenaghen

Arriviamo con il treno e per fortuna ho preso un hotel vicino alla stazione centrale ehehe
Ci avviamo per l’hotel e scopriamo che durante il tragitto si passa accanto ai famosi laghi che dire stupenti 😀
ecco uno dei laghi

Arriviamo all’hotel e ok, avevo visto che la stanza era piccola ma mai mi sari aspettata quello che ho visto entrando, l’hotel scelto è il Cabinn Express 4 notti e senza colazione, ora a parità di prezzo tra il primo hotel in Svezia dove tutto era grande comodo, vista spettacolare e questo non c’è nemmeno paragone.
Entri, fai un passo e hai la, chiamiamola scrivania, con 1 sedia, mezzo passo e ci sono i letti che se ti giravi rischiavi di cascare a terra tanto erano stretti. Aperto la porta io non mi son potuta trattenere ho iniziato a ridere perché immaginavo la faccia di mia figlia appena l’avesse vista ahahahah e non avevo ancora visto il bagno ahahah
Avete presente le docce XL? Per darvi un paragone di misura dello spazio che era TUTTO il bagno e si perché quello era tutto il bagno ahahaha il pavimento era in plastica perché era la doccia e dentro c’era il water e un lavello, il bello erano le manopole dell’acqua, una per acqua fredda e calda e una che se mettevi in alto l’acqua usciva dalla doccia e in basso usciva dal lavello.
E del soffione della doccia ne vogliamo parlare? ahahah un affarino di si e no 5-6 cm di cilindro forato che quando facevi la doccia usciva da tutte le parti tranne dov’eri tu e per lavarti dovevi trovare l’acqua ahahahah e voi direte ma se uno fa la doccia poi l’altro non potra entrare perché il pavimento è bagnato?
E no, perché appeso vicino la porta c’era, avete presente quei raschietti col silicone per il vetro, si proprio quello, serviva per passarlo sul pavimento una volta finita la doccia in modo da convogliare l’acqua nello scarico e il pavimento tornava asciutto. Ingegnosi dir poco 😀
Vestirsi in bagno era impensabile per quanto fosse stretto. La prima notte abbiamo sentito un botto, ed era caduta staccandosi dal muro la scala che doveva servire per salire sul terzo letto che stava per traverso sopra le nostre teste, per fortuna è caduto verso la porta e nessuno si è fatto male, ma credo sia caduta più volte, visti i segni sulla porta ahaha. Per il resto piccolo ed essenziale ma comodo. Lo straconsiglio perché diciamolo, alla fine in hotel dovete solo lavarvi vestirvi e dormire e per quello il Cabinn Express ha tutto. Il buono di questo hotel è proprio perché piccolo, minimal e la posizione è perfetta. Ottimo per chi vuole muoversi a piedi o con il bus perché a pochi passi ha una fermata di autobus comodissima da raggiungere e sono puntuali, l’abbiamo presa solo una volta per il rientro, perché ci siamo mossi più a piedi. Il Cabinn Express è divertente proprio perché senza fronzoli, ha l’essenziale per soggiornare e godersi la vacanza spendendo poco, gli do 4 stelle per posizione, semplicità e staff gentilissimi compreso la signorina delle pulizie che non parlava danese ma solo inglese. Troppo simpatico, non ho mai smesso di ridere dentro quella stanza 😀 Se andate in Danimarca sceglietelo e vedrete 🙂
Comunque, arriviamo di pomeriggio lasciamo le valige e usciamo per visitare i laghi, i dintorni e fare un po di spesa, panini prosciutto e altre cosette per pranzare in camera. Posiamo tutto in camera e riusciamo. Lungo la via che costeggia la ferrovia, di fronte a destra vediamo un ristorante chiamato L’appetito, scopriamo che ci lavora un italiano e che il manager che ci lavora è siciliano e si fa arrivare l’olio dalla Sicilia eheheh ci credo che era sempre pieno, alche ci sediamo e ordiamo una pizza margherita, la facciamo dividere in due perché tanto una intera non l’avremo mangiata, per bere abbiamo preso 3 cocacola quelle piccole delle bottiglie in vetro e un dolce, il tortino dal cuore morbido servito con una pallina di gelato alla vaniglia, tutto buonissimo, una pizza buona, mia figlia finalmente ha detto: oooooo finalmente cibo vero ahhahah ma cavoloooooo abbiamo pagato 50 euro, non avevamo fatto il calcolo che non eravamo in Svezia ma in Danimarca e che tutto è molto più caro, si mangia davvero bene, anzi benissimo, mentre eravamo lì, passavano piatti stupendi che solo a guardarli veniva l’acquolina eeheh complimenti allo chef e al pizzaiolo, ma va beh chissà la prossima volta, ordineremo altri invece che solo la pizza 😉

Il secondo giorno a Copenaghen

Usciamo per andare al parco per poi andare allo zoo. che dista 20 minuti a piedi dall’hotel fino all’entrata del parco dove trovi gente che corre, va in bici, bimbi e famiglie che fanno picnic, dall’entrata del parco fino ad arrivare allo zoo ci aspettano altri 2km a piedi, ma non demordiamo nel frattempo godiamo della bellezza della natura e del parco.
Dentro il parco c’è il palazzo Palazzo di Frederiksberg ecco la foto, il parco è grande e ce lo siamo girati un po ma non siamo riusciti a visitarlo tutto, pieno di fiumi e ponticelli in ferro battuto stile fiaba, nel prato di fronte al Palazzo vedevi famiglie che facevano Picnic delineando il loro posto con delle bandierine. Ragazzi che giocavano a Kubb un gioco Danese. Poi cigni, papere, anatre e altri uccelli liberi in giro per il parco.

Dietro al palazzo c’è un cancello, dove uscire e a pochi passi si trova lo zoo.
Che dire, una delusione e una tristezza, l’orso bruno voleva rientrare e dava testate alla porta che gli avevano chiuso la porta e cosi era costretto a vedere noi, non faceva altro che andare verso la porticina per la tana ma niente restava chiusa. L’orso polare la stessa cosa, faceva avanti e indietro e si lamentava, poi entrando in acqua un po si è divertito ma faceva sempre avanti e indietro andando sott’acqua a pancia in su e rifaceva d’accapo. Tanto che io e mia figlia nemmeno abbiamo finito tutto il giro dello zoo e non siamo nemmeno passati dall’altra parte della strada, si ci arriva passando attraverso un sottopassaggio sotto la strada che divide i due zoo, dove c’era con gli animali tropicali. Ce ne siamo andati, troppo triste, adesso ho la conferma dovrebbero chiudere tutti gli zoo.
Tornando indietro come se non bastasse dopo la tristezza dello zoo, mi spuntano due belle vesciche ai piedi, mannaggia, comunque mia figlia delusa è voluta rimanere in camera tutto il pomeriggio, per fortuna avevamo fatto un po di spesa e abbiamo cenato in camera.

Terzo giorno a Copenaghen

Usciamo di mattina presto verso l’acquario, prendiamo il bus della linea blu che è quella che grazie alla Copenaghen card ci fa viaggiare gratis su tutti i mezzi e tutte le entrate parchi e alcuni musei sono gratuite 😉
L’acquario si chiama Den Bla Planet è spettacolare, già dalla struttura esterna, ogni specie ha vasche enormi e tantissimo spazio, è pieno di giochini educativi, sia per bambini che per adulti. Logicamente abbiamo giocato con tutto ahahaha compreso un videogioco stile wii dove dovevi muoverti come dicevano nello schermo ahahah che bello tronare bambini ogni tanto.
Dopo la delusione dello zoo questo acquario ha fatto tornare il sorriso a mia figlia, lì abbiamo preso un bel po di gadget tutto a tema Lontra per lei e il fratello ahahaha
Abbiamo pranzato nel ristorante dell’acquario prendendo un panino, con il panorama che dava sul famoso ponte che collega la Danimarca alla Svezia. Finito il pranzo continuiamo il giro dell’acquario, tutto stupendo, mia figlia ha adorato la zona multimediale.
Usciamo dall’acquario prendiamo il bus per tornare in centro e visto che la fermata era alla stazione centrale abbiamo deciso di andare a Tivoli, sempre entrata gratis grazie alla Copenaghen card 😉

Visita a Tivoli

Non è grandissimo ma è molto bello, pavoni che girano liberamente tra le persone, spazi verdi e poi ristoranti, ristoranti, ristoranti, logicamente anche italiano, uno attaccato all’altro e che prezzi, ma fatto il giro e preso alcuni souvenir. Ci sono varie giostre e giochi vari per grandi e piccini. Vi è anche un teatro cinese dove la sera si sarebbe tenuto uno spettacolo ma siamo dovuti tornare in camera.

Curiosità: sapevate che Walt Disney venne a visitare Tivoli per ispirarsi per il suo parco gioco Disney World?

Alcuni scorci: questo è un ristorante e i pavoni stavano li in quel prato con fontana

Tutto bellissimo.
Usciamo contenti, e andiamo in hotel ma prima una bella passeggiata rilassante all’altro lago al di la della strada, durata fino a sera.

Quarto giorno a Copenaghen

L’indomani non poteva mancare la capatina alla sirenetta simbolo di Copenaghen, che dire, moooolto bella, ma avvicinarsi impossibile, pieno di gente, sempre, così mi sono accontentata di una foto un po da lontano

Sempre a piedi perlustriamo il parco vicino e andiamo a Castellet dove ci sono i militari, più tardi torniamo col bus sempre gratuito e andiamo a fare il giro in battello sempre compreso nella Copenaghen Card per i canali, della durata di 1 ora. Bellissimo il giro per i canali che arrivano fino a portarci a vedere la Sirenetta dalla parte del mare però, ci porta a vedere palazzi e monumenti che non avevamo ancora visto.

Ultima avventura

Finiamo il giro sul battello. Torniamo alla stazione centrale col bus, dove risaliamo sulla linea blu che ci riporta all’acquario, perché a mio figlio via whatApp aveva scritto che gli era piaciuto il peluche che si era presa Silvia e ne voleva uno uguale. Era un po tardi, infatti arriviamo 30 minuti prima della chiusura, ma va beh noi dovevamo solo comprare il pelouche ehehe. Usciamo e scopriamo che il bus che ci ha lasciati non ripassa, allora a via di inglese di mia figlia e gesta mie e cartina alla mano dove sono descritti tutti i bus e mezzi, riusciamo ad arrivare alla fermata giusta per tornare alla stazione centrale, ah, lì, la segnaletica delle fermate di autobus sono elettroniche e ti indica quanto manca all’arrivo del bus, ed è puntualissimo, sempre grazie alla Copenaghen card tutti i mezzi son gratuiti anche quelli intercity ehehehe cosi con questa avventura visitiamo anche la parte sud di Copenaghen, viste tutte le fermate che fa, abbiamo, si può dire visitato tutta la città ahaha
Tornavamo stanchissimi in camera, perché praticamente per tutti i giorni della vacanza, uscivamo la mattina e tornavamo la sera, sempre a piedi e qualche bus per visitare i posti più lontani, ma strafelici, l’ultima tappa prima di rientrare era sempre una bella passeggiata attorno ai laghi, tanto è di passaggio.

Quinto giorno, il ritorno a casa

L’indomani lasciamo presto l’hotel un po a malincuore, anche se piccolo è comodo. Prendiamo il treno che ci porta all’aeroporto e da li si torna a casa.

Bellissima vacanza, peccato non aver visto di più ma il tempo era quello che era. Spero di tornarci presto perché i posti mi son piaciuti molto. Non ho sofferto il mal di bus, cosa che succede con i bus in Italia. La temperatura era la mia preferita, anche se appena è spuntato il sole mentre facevamo il giro sul battello e mi son bruciata le braccia ahahah ma son stata veramente bene 😀

Per i costi, se dovessi tornare starei in Svezia, a parità di costi, l’hotel sono molto più accoglienti, tanto a meno di 30 minuti si arriva a Copenaghen e la si può visitare in lungo e largo per poi tornare di nuovo a Malmo, tanto i treni ci sono fino a mezzanotte, per cui nessun problema 😉 Malmo ha 3 parchi, io purtroppo per il tempo e il pomeriggio ha piovuto ne ho visitato solo uno, ma mi hanno detto che gli altri son stupendi e da non perdere. Niente, vuol dire che dovrò tornarci per vedere gli altri due.

Che dire incrocio le dita per una prossima vincita 😀

Grazie spero il racconto vi sia piaciuto 😀